Scrivere per un blog aziendale, che sia il tuo o quello di un tuo cliente, va ben oltre il buttar giù idee e frasi su un foglio bianco. Ogni contenuto deve essere interessante per il tuo lettore, deve risolvere un suo problema e deve essere anche ottimizzato in ottica SEO. Ma come si mette in piedi tutto ciò? Ecco le nostre 10 best practice da seguire per migliorare fin da subito il tuo blog!
All’interno di una strategia di inbound marketing, il blog è lo strumento che ti permette di costruire la tua autorevolezza pubblicando costantemente contenuti utili e interessanti per il tuo pubblico di riferimento. Un blog aggiornato e che risponde alle domande dei tuoi potenziali clienti ha il doppio vantaggio di darti massima visibilità online e generare traffico sul tuo sito web. Per attirare i giusti visitatori, segui le 10 regole che ti proponiamo e inizia subito a portare traffico al tuo blog!
Le 10 Regole Irrinunciabili per portare traffico al tuo Blog
1 – Prima di scrivere pensa al tuo Buyer Persona
Il Buyer Persona è un profilo verosimile del tuo potenziale cliente che racchiude sia informazioni demografiche (come l’età e la posizione geografica) sia caratteristiche psicografiche (interessi, obiettivi e comportamento d’acquisto).
Pensa ai tuoi clienti reali, a come ti hanno trovato, che tipo di problema avevano, come si sono comportati nella fase di acquisto e cerca di raggruppare tutte le caratteristiche individuate fino ad identificare un profilo di cliente ideale per il tuo business. Di solito si individuano dai 3 ai 5 profili al massimo. Più la comunicazione è personalizzata e in linea con le caratteristiche dei tuoi Buyer Persona, più sarà efficace. Quindi, prima di scrivere un articolo per il tuo blog, valuta bene se risponde ad un problema del tuo pubblico target e agisci di conseguenza.
2 – Fai amicizia con le tue Parole Chiave
Siediti a tavolino con il tuo team e inizia a prendere nota di tutti i temi che vorresti affrontare all’interno del tuo blog. Per ogni macro area di argomenti, individua anche più titoli di approfondimento. Per ognuno di questi, associa una stringa di 4 o più parole in grado di esprimere con chiarezza il tema trattato (quella che in ambito SEO viene chiamata long tail keyword o parola chiave dalla coda lunga). Queste keyword hanno maggiori possibilità di conversione perché rispondono a ricerche più mirate.
Facciamo un esempio, supponiamo che il tuo blog parli di turismo ecosostenibile e che uno dei macro temi individuati sia viaggiare con bambini piccoli. Per questa categoria potresti scrivere qualcosa su come viaggiare con bimbi piccoli in aereo/treno/all’estero, viaggiare con bambini piccoli mete/consigli/documenti e via così.
Per aiutarti in questa ricerca puoi utilizzare anche dei tool online come SEOZoom o SEMrush che ti suggeriscono parole chiave correlate in base al volume di ricerca mensile, la difficoltà e il numero di pagine indicizzate. Se vuoi approfondire, leggi il nostro ultimo post dove consigliamo una checklist da seguire per la ricerca delle parole chiave nel 2019.
Le parole chiave andranno poi inserite all’interno del titolo del blog (Header e tag Title), nel testo, nell’URL, nella meta description (l’anteprima di una determinata pagina web che il motore di ricerca visualizza tra i risultati proposti) e nel tag Alt delle immagini (il testo alternativo alla visualizzazione dell’immagine).
3 – Rendi memorabili i Titoli dei tuoi Blog Post
Chiaro, preciso e condensato in massimo 70 caratteri, il titolo è il primo elemento che l’utente legge e deve essere invogliato a continuare la lettura del blog post. Per questo motivo abbiamo dedicato un intero articolo su come scrivere un titolo performante.
4 – Dosa il giusto mix di creatività e informazioni
Ci sono due qualità imprescindibili che ogni blog deve avere: essere educativo e interessante. I tuoi articoli non devono parlare dei tuoi prodotti o dei tuoi servizi, ma fornire informazioni utili al tuo potenziale cliente, che in quel momento sta cercando online soluzioni al suo problema. Dal tuo blog post il lettore deve imparare qualcosa. E fin qui tutto ok! Il difficile però è riuscire a scrivere un contenuto in maniera interessante e che porti l’utente a continuare la lettura. Per far ciò devi sfoderare tutta la tua creatività. Agli occhi del visitatore apparirai unico e affidabile.
5 – Trova la lunghezza giusta per i tuoi articoli
Quanto lungo deve essere il testo del mio articolo? Dipende. La lunghezza del blog post dipende dall’argomento che hai scelto e dal settore. In media un buon blog post dovrebbe aggirarsi attorno alle 600 parole (o comunque non meno di 450). Ricorda però che ogni articolo deve contenere la risposta al problema dell’utente, perché è questo che sta cercando. Quindi, se la tua risposta non necessita di testi troppo articolati, sarà anche inutile dilungarsi troppo! Per capire la lunghezza ideale, fai delle prove e analizza su quali articoli i tuoi utenti si sono soffermati di più.
6 – Non ti scordar dei Link
Un’altra buona pratica da seguire è quella di creare all’interno di ogni blog post una rete di link interni, cioè link indirizzati ad altri blog post attinenti all’argomento trattato. Questi collegamenti, oltre ad essere utili per il tuo lettore (che potrà approfondire le tematiche trattate), aiuterà i motori di ricerca ad indicizzare più pagine del tuo sito.
7 – Il tuo articolo è inutile, se non c’è una Call to Action
Uno degli errori più frequenti è quello di concludere l’articolo senza indicare un chiaro invito all’azione per il lettore, la Call to Action appunto. Cosa può fare una volta letto il tuo articolo? Tantissime cose, ma devi essere tu a indirizzarlo verso la giusta azione! Fagli scaricare una guida gratuita che approfondisca il tema trattato nel blog post, rimandalo a un video, o ancora proponigli di mettersi in contatto con te per una consulenza. Insomma, un blog post non si può dire concluso se non c’è la Call to Action!
8 – Scrivi Meta Description a prova di Google
Veniamo ora agli aspetti più tecnici, ma comunque necessari in ottica SEO. Avrai già letto moltissime meta description, solo che non sapevi si chiamassero così. La meta description è un frammento di testo che riassume il contenuto di una pagina web.
Serve a segnalare ai motori di ricerca qual è il topic del post, offrendo una preview del contenuto direttamente dalla pagina dei risultati di ricerca, la SERP. Scrivere meta description accurate ed efficaci richiede una grande capacità di sintesi (160 caratteri se si naviga da desktop, 130 da mobile) e di chiarezza espositiva, l’utente si aspetta di trovare nell’articolo quanto promesso.
9 – Scegli una strategia topic cluster
In ottica inbound, la strategia migliore per organizzare il tuo Blog è il metodo topic cluster, che sostituisce il vecchio modello delle categorie. Per ciascuno dei macro temi da trattare nel blog, crea una pillar page (una pagina molto lunga che affronta l’argomento in maniera esaustiva) e aggancia con dei link interni i vari blog post di approfondimento.
10 – Scegli un URL “parlante”
L’URL (Uniform Resource Locator) è la sequenza di caratteri che identifica in maniera univoca l’indirizzo di una risorsa in internet. Per scrivere un URL efficace, sia per Google che per gli utenti, inserisci la keyword principale, mantenendo una lunghezza di 3-5 parole (per un massimo di 60 caratteri). In tal senso, l’URL può definirsi parlante perché in grado di comunicare direttamente il contenuto della pagina.
Per concludere, il blog ti permette sia di aumentare la tua autorevolezza, portando traffico organico sul tuo sito web, sia di fornire valore ai tuoi lettori che potranno trasformarsi in contatti prima e potenziali clienti poi. Senza un blog non può esserci inbound marketing!
Autore, Imprenditore e Formatore esperto in Comunicazione, Tecniche di Vendita e Inbound Marketing.