4 Consigli di Design per il Direct Email Marketing

4 Consigli di Design per il Direct Email Marketing

Ogni giorno la nostra casella di posta in arrivo è sommersa da email. Questa in sostanza è la testimonianza che grazie alle frequenti e successive innovazioni portate dall’email design, è sempre più facile accrescere il coinvolgimento dei destinatari e convertirli in clienti. Chi lavora nel digital marketing sa che l’email è uno dei migliori canali per guidare all’acquisto online e dirigere il traffico ai siti web.

Se vuoi che anche la tua azienda trovi clienti online, dopo aver convertito i visitatori in contatti come ti ho spiegato in questa guida, devi riuscire a sfruttare le loro informazioni tramite le email. Quindi ti starai certamente chiedendo quali sono le “regole” da applicare per mettere a punto campagne efficaci.

L’Email Design nel  2016

In un mondo in cui oramai il 70% delle aperture email avviene su dispositivi mobile, l’ottimizzazione per smartphone e tablet è una prerogativa di qualsiasi campagna efficace.

Il design responsive non è una novità, ma non è stato sempre chiaro come mettere a punto un’email ottimizzata per visualizzazioni su mobile.

direct email marketing design responsive

Per design responsive dell’email si intende una serie di tecniche di design e di codifica mirate a ottimizzare la visualizzazione su dispositivi di diverse dimensioni. In altre parole, le email responsive sono quelle che si adattano perfettamente alla misura dello schermo di un tablet o di uno smartphone, adeguando in modo opportuno struttura, dimensione del carattere e immagini in modo che il messaggio sia facilmente leggibile e di aspetto gradevole.

Con questo articolo voglio darti delle linee guida chiare e aggiornate per migliorare le tue campagne direct email marketing.

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#1 Design, colore, contenuto e posizione CTA

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Nelle call to action è racchiusa la ragione per cui si invia una campagna email. L’obiettivo del messaggio è spingere i lettori a eseguire un’azione, come registrarsi a un evento, scaricare un ebook o acquistare un prodotto. Puoi avere il design più bello del mondo, ma senza una CTA accattivante non catturerai mai l’attenzione del lettore. Per questo ricorda:

  • Crea i bottoni CTA bulletproof, cioè scritti in HTML. Creati in questo modo verranno sempre visualizzati in modo corretto in tutte le caselle di posta. Ricorda inoltre di non esagerare con le dimensioni! Devono essere adeguate quindi né troppo grandi ma nemmeno troppo piccole. Come se non bastasse assicurati sempre che i lettori da smartphone e tablet siano in grado di toccare il bottone: lascia un ampio spazio bianco intorno.

  • Scegli il colore con accortezza. Il colore è fondamentale per far risaltare la CTA. La maggior parte dei brand sceglie un colore specifico intonato al design dell’email. Spesso la CTA richiama il design dell’header (cioè la parte iniziale dell’email stessa, quella in cui è presente il logo), non solo per il colore ma anche per le dimensioni e il tono.

  • Il contenuto della CTA deve far capire il valore della proposta in modo chiaro e conciso, affinché i destinatari comprendano immediatamente il contenuto offerto o l’azione che seguirà il clic. Ogni CTA deve inoltre essere personalizzata per intonarsi al brand. “Clicca qui”, “Registrati”, “Scopri di più” e “Iscriviti” sono abusati e generici. L’utilizzo di pronomi possessivi come “mio” e “tuo” consente anche di impostare la comunicazione su un tono amichevole e di rendere la CTA più semplice e coinvolgente.

  • Studia la giusta posizione. Un’email efficace deve comunicare un solo messaggio, chiaro e che determini un’unica azione (il click sulla CTA per portare nuove visite al tuo sito). Le ricerche hanno mostrato che, collocando una CTA nella parte dell’email immediatamente visibile alla sua apertura, la percentuale di clic aumenta del 304%. È importante comunicare subito ai destinatari il motivo per cui dovrebbero cliccare, grazie a un testo persuasivo, elementi grafici efficaci e un invito all’azione ben calibrato.

#2 I caratteri giusti 

A differenza del web design (per cui è disponibile un elevato numero di caratteri standard per i browser più popolari), nell’email design il numero di caratteri utilizzabili è minore. In diversi client di posta, per esempio Outlook, alcuni caratteri non vengono visualizzati, pertanto è consigliabile attenersi a quelli più affidabili.

Tra questi i più popolari – classici, eleganti e facili da leggere – sono Arial, Helvetica, Georgia, Times New Roman e Verdana. Verifica che il corpo del testo della tua email sia leggibile e organizzato in modo efficace.

#3 Le immagini 

Gli elementi visivi presenti in un’email sono importanti quanto il testo del messaggio. La maggior parte dei brand inizia un’email con una foto o un’illustrazione che funge da header. Un approccio che asseconda le dinamiche di lettura dei destinatari, i quali impiegano solo 1/4 di secondo per elaborare gli elementi visivi. Con una rapida occhiata, ancor prima di leggere o scorrere il testo, i destinatari comprendono immediatamente il tono e l’idea alla base della comunicazione. Le immagini, da questo punto di vista, custodiscono un enorme potenziale. Però non esagerare: alcuni destinatari, a causa delle impostazioni del client di posta, non possono visualizzare questo genere di email. E ancora peggio i messaggi costituiti solo da immagini finiscono nella cartelle di posta indesiderata. Una regola generale da osservare è quella di includere almeno 500 caratteri di testo per superare i filtri antispam.

#4 I video 

video sono un potente strumento per sviluppare e offrire ai destinatari un racconto visivo e dinamico. Possono essere incorporati direttamente nell’email tramite HTML5. Sfruttala, perché è una carta vincente per le tue comunicazioni, anche se viene impiegata di rado. Un motivo è dato dal fatto che i video incorporati tramite HTML5 si avviano automaticamente all’apertura dell’email nei client di posta e sui dispositivi mobile Apple. Una soluzione che potrebbe risultare sgradita e irritante per alcuni destinatari e controproducente per i marketer. Un video in autoplay rischia di sviare dall’obiettivo chiave della campagna: coinvolgere i lettori per indirizzarli al proprio sito. Una semplice alternativa? Inserire un link a una landing page che ospiti il video. Questa è la strada giusta, e quella che ti consiglio di seguire.


Author: Alessandro FerrariAutore, Imprenditore e Formatore esperto in Comunicazione, Tecniche di Vendita e Inbound Marketing.

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